Cinquantatreesima storia per la rubrica #LdbStorytelling!
Il laboratorio SvilupParco è stato sviluppato per creare nuove forme di marketing territoriale in termini turistici, ambientali e culturali nella “Terra delle Gravine”. In calendario dal 16 gennaio al 7 febbraio a Laterza (TA), il percorso formativo ha visto la partecipazione di formatori esperti a condividere le loro conoscenze, esperienze, studi e metodi di lavoro attraverso numerosi workshop e seminari, ma soprattutto un riscontro molto positivo da parte degli abitanti del territorio interessato, operatori e non.
“Ultimo appuntamento con #svilupparcoldb Noi siamo già tristi. Tristi, ma con un ‘bagaglio’ moltiplicato rispetto al primo incontro. Esperienze, condivisioni. Finisce così questa bella avventura ma noi siamo pronti per crearne una, cento nuove.” scrivono i proponenti del Laboratorio, l’ associazione Croce Verde Italia Laterza e le Officine Culturali Arthemisia sulla Facebook ufficiale a conclusione dell’esperienza, i quali hanno anche realizzato, per mano di Massimo Clemente, un suggestivo video e un dettagliato racconto dell’iniziativa.
Buona visione, lettura e alla prossima storia!
SVILUPPARCO LdB: LEZIONI PER IMPARARE A SCOMMETTERE SULLE NOSTRE ECCELLENZE
Il ciclo di incontri ribattezzato “Svilupparco, Parco e Marketing territoriale” è stato un progetto organizzato da Croce Verde Italia di Laterza in collaborazione con l’associazione “Officine Culturale Arthemisia”, che oltre ad avere il Patrocinio del Comune e ricevere il supporto di diversi partner locali, è stato finanziato attraverso fondi europei rientrando all’interno del programma “Laboratori dal Basso” organizzati dell’ARTI (Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione), Regione Puglia. Una maratona di dieci appuntamenti aperti a tutta la cittadinanza e completamente gratuiti che, come il nome stesso suggerisce, aveva l’obiettivo di sviluppare ed incentivare piani e strategie di marketing atti alla valorizzazione ambientale, economica e sociale del territorio del Parco delle Gravine. A partire dallo scorso 16 Gennaio infatti, tecnici ed esperti provenienti da tutta Italia, si sono dati appuntamento a Laterza per raccontare la propria testimonianza e condividere la propria esperienza con chiunque vi fosse interessato. Nell’arco di poco meno di un mese infatti, giusto per fare alcuni nomi, si sono avvicendati personaggi del calibro di Giuseppe Petruzzo, direttore dell’Ecomuseo Adda di Leonardo, Guido Mosca, rappresentante di FairTrade Italia ed esperto di commercio equo e finanza etica, Adriano Facchini, direttore del Consorzio Agrario di Ferrara ed esperto di marketing delle sagre, Barbara Marcotulli, esperta di marketing esperienziale, Sergio Fadini, dell’Associazione Italiana Turismo Responsabile e Gianluigi Cesari, ricercatore dell’Istituto Agronomico del Mediterraneo.
Rivolto prevalentemente ad un pubblico giovane, il variegato programma è stato studiato in maniera tale da presentare un format di lezioni piuttosto dinamico in cui oltre ad ascoltare, fosse possibile interloquire coi relatori ed interagire con gli altri spettatori. Organizzati in moduli di 4 ore ciascuna, le lezioni, che tra l’altro potevano anche essere seguite in diretta streaming, hanno visto i relatori mettersi in gioco alternando presentazioni della propria case history a dibattiti e confronti diretti con la platea. Inoltre, non sono certo mancati i momenti dedicati alla creazione di gruppi di lavoro che cominciassero da subito ad unire le proprie competenze e mettere in pratica le nozioni acquisite. Gli argomenti trattati poi, sono stati davvero variegati: si è andati dall’importanza di creare un turismo responsabile, alla spiegazione dei modelli di gestione; dalla necessità di innovarsi e reinventarsi, al valore aggiunto della tecnologia; dall’importanza di certificare i prodotti tipici, ai benefici di tracciare l’intera catena produttiva; dall’etica, ai vari strumenti di promozione e comunicazione. In particolare, tre sono stati i principali focus ai quali era rivolta l’attenzione: come valorizzare le ricchezze del Parco Naturale Terra delle Gravine, come far conoscere la nobile arte della Maiolica e come sfruttare il potenziale racchiuso nel nostro patrimonio eno-gastronomico.
L’evento è nato al fine di porre al centro i giovani e il forte contributo che questi possono offrire, nonché di creare una nuova imprenditorialità basata sulle eccellenze del nostro territorio. E’ per questo che abbiamo investito tanto anche sull’uso dei principali social network. C’è stata una buona partecipazione da parte di un pubblico davvero trasversale formato da studenti, liberi professionisti, imprenditori, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni. Altresì da questi incontri sono scaturiti diversi spunti che potrebbero risultare interessanti da perseguire.
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