Cinquantunesima storia per la rubrica #LdbStorytelling!
Continuiamo a raccontarvi anche i percorsi di Mentoring effettuati durante questa edizione. Questa volta, a descriverci l’esperienza in un dettagliato racconto, sono i ragazzi di Asap Europe i quali, grazie alla partecipazione al Laboratorio dal Basso “Ri-scosse II“, svoltosi tra Gravina e Mesagne a giugno e luglio 2014, hanno scoperto e colto l’opportunità di farsi affiancare da Annibale Morsillo, youth worker, per tradurre la loro idea in un progetto pratico e fattibile volto a promuovere i diritti umani e la lotta all’omofobia.
“Un’esperenza essenziale – scrivono – per la nostra crescita a livello progettuale e professionale, un ulteriore tassello del cammino di entusiasmo che abbiamo intrapreso con Asap.”
Buona lettura e alla prossima storia!
Agosto 2014: durante il Laboratorio dal Basso “Youth worker: questo sconosciuto” tenutosi a Gravina mi ritrovo a parlare con il referente di una delle associazioni partner del corso riguardo ad un’idea progettuale di cui discutevamo da qualche mese ad Asap Europe (associazione che si occupa di mobilità internazionale) … un’idea che nasce in seguito ai preoccupanti casi di cronaca di omofobia degli ultimi tempi e dalla constatazione che la scuola e il mondo del lavoro spesso non hanno gli strumenti per combattere la discriminazione verso le persone LGBTQ … le idee ci sono, l’entusiasmo e l’impegno non mancano ma sviluppare azioni di sensibilizzazione su temi quali l’inclusione sociale, la partecipazione attiva e la lotta alla discriminazione a livello locale non è affatto semplice.
E riflettendo su queste difficoltà, arriva la risposta alla nostra esigenza: “Perché non usufruite del mentoring?” e così abbiamo scritto e richiesto un mentore per aiutarci a tradurre la nostra idea in un progetto pratico e fattibile volto a promuovere i diritti umani e la lotta all’omofobia.
Dicembre 2014. L’affiancamento del nostro mentor inizia: abbiamo scelto Annibale Morsillo, youth worker che avevamo già avuto modo di incontrare in passato, il quale ha accettato con entusiasmo la nostra proposta. Dopo qualche scambio di idee al telefono, abbiamo deciso di incontrarci a Fasano nella sede di Asap per 10 incontri, una full immersion di 8 ore per ogni giornata.
Durante i primi due incontri, ci siamo concentrati sull’analisi delle strategie di Project Management e un approfondimento sulla responsabilità sociale di impresa. Per strutturare il progetto pilota nelle scuole abbiamo analizzato il contesto di riferimento, i casi di cronaca sull’omofobia, le attività svolte nelle scuole sull’argomento, le buone pratiche presenti a livello locale e nazionale. Il passo successivo è stato quello di ipotizzare un ponte tra scuola e mondo del lavoro, cercando di conoscere alcune buone pratiche presenti nel tessuto imprenditoriale locale, prendendo contatti con imprese e associazioni locali. Nel terzo e il quarto incontro ci siamo concentrati sullo studio di fattibilità dell’idea progettuale, quindi, abbiamo individuato i punti di debolezza e le criticità legate alla realizzazione del progetto pilota nelle scuole, nonché al coinvolgimento delle imprese locali nella lotta alla discriminazione, cercando di individuare potenziali soluzioni.
Per la realizzazione di un progetto così articolato, era necessario trovare anche opportunità di Fund Raising; pertanto, nel quinto incontro, ci siamo concentrati sull’analisi di bandi passati che hanno finanziato progetti per il contrasto all’omofobia e dei nuovi finanziamenti dell’Unione Europea inerenti alla programmazione 2014 – 2020. Per il corso di formazione internazionale sulla lotta alle discriminazioni, abbiamo individuato il programma “Erasmus Plus” come potenziale fonte di finanziamento, e questa è stata la fase più semplice per noi di Asap Europe, in quanto l’organizzazione di training course con partner internazionali è parte centrale del nostro lavoro quotidiano.
Essendo l’educazione non formale la metodologia che solitamente utilizziamo nei nostri progetti e nelle attività con i ragazzi, abbiamo deciso di dedicare un incontro alla scelta di alcune attività da realizzare con gli studenti delle scuole, prendendo come riferimento fondamentale il “Compass Human Rights Education” pubblicato dal Consiglio d’Europa. Negli incontri finali, con Annibale abbiamo approfondito le strategie di divulgazione degli ipotetici risultati e le buone pratiche per il follow up del progetto.
Febbraio 2014. Alla fine di questa esperienza, siamo pronti per inviare il progetto relativo ad un training course sulla lotta alla discriminazione e all’omofobia, da presentare ad aprile 2015 all’Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito del programma europeo “Erasmus Plus” (azione KA1). Abbiamo realizzato la stesura di un progetto-pilota che si snoda in tre diverse azioni cercando di creare ponti tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro, affrontando gli stereotipi più comuni e le diverse forme di discriminazione sul lavoro in relazione all’orientamento sessuale.
Nei prossimi mesi si continuerà a trovare possibili fonti di finanziamento per rendere fattibile l’implementazione dell’idea progettuale.
Quella del mentoring è stata un’esperienza essenziale per la nostra crescita a livello progettuale e professionale, un ulteriore tassello del cammino di entusiasmo che abbiamo intrapreso con Asap.
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