Einstein diceva che se le idee non sono impossibili, non hanno alcuna possibilità di attecchire. Sembrava impossibile la sfida lanciata da Laboratori dal Basso: rivoluzionare gli stereotipi della formazione giovanile, saltando gli intermediari e puntando sul do it yourself, ma la storia è andata diversamente e i numeri lo dimostrano!
Lunedì 15 settembre, presso il Padiglione 152 della Regione Puglia – Fiera del Levante, abbiamo presentato i dati relativi ai primi due anni della misura, insieme all’Assessore regionale alle Politiche Giovanili Guglielmo Minervini e alla Presidente dell’ARTI, Eva Milella.
La prima edizione ha contato 120 candidature. Di queste 120, 75 sono diventate progetti di formazione realizzati (54 Laboratori e 21 Testimonianze). 3000 le ore di formazione erogate, 400 i docenti giunti da ogni parte del mondo e 5000 i partecipanti che hanno seguito le lezioni tra utenti in presenza e in collegamento streaming. La seconda, tutt’ora in corso e che terminerà a gennaio 2015, ha fatto registrare un boom di candidature con ben 237 manifestazioni di interesse tra Laboratori e Testimonianze. L’incremento, rispetto alla precede edizione, è stato del 97,5%. Per la seconda edizione, fino ad ora, sono state erogate 5000 ore di formazione, 700 i docenti chiamati a salire in cattedra e 32000 i partecipanti tra presenze e streamers. I dati sulla partecipazione confermano la validità dell’intuizione: mettere in rete idee e competenze, moltiplicare le opportunità di apprendimento costruite dal basso in quanto modulate sulle specifiche esigenze dei proponenti, entrare in contatto con comunità tematiche e approfondire competenze utili per il proprio orizzonte lavorativo si sono rivelate una scelta vincente.
Al fine di valutare l’impatto della misura e per analizzare dati consolidati, l’ARTI ha realizzato un monitoraggio sui feedback dei proponenti della prima edizione, a distanza di 6 mesi/1 anno dalla conclusione delle attività. Per la seconda edizione, invece, il monitoraggio è in corso.
La totalità degli intervistati ha dichiarato di aver colmato, completamente o in parte, i fabbisogni di apprendimento che li aveva spinti a partecipare all’iniziativa. Circa il 90% dei proponenti partecipanti all’indagine ha attivato nuove collaborazioni grazie alla realizzazione del Laboratorio. Emerge particolarmente forte il legame tra proponenti e docenti con la realizzazione di molti progetti comuni (partnership, progettazioni congiunte, mentorship). Il 70% degli intervistati ha dichiarato, inoltre, di aver completamente o in parte migliorato la capacità di fund raising a seguito del Laboratorio dal Basso, riuscendo ad avviare così una vera e propria raccolta fondi per i propri progetti. Altro risultato rilevante è il potenziamento della posizione nel proprio mercato di riferimento e il miglioramento o la messa a punto di nuovi modelli di servizi/processi. L’approfondimento delle competenze ha prodotto anche risvolti utili nell’orizzonte lavorativo dei partecipanti: si segnalano, infatti, almeno 70 casi in cui la partecipazione ad un Laboratorio ha contribuito all’inserimento professionale nei loro settori di interesse, per esempio attraverso l’apertura di una partita IVA, la creazione di una nuova start-up o associazione o l’ottenimento di nuovi incarichi.
Siamo sicuri che questi dati subiranno un forte incremento grazie all’edizione in corso che, a partire dal 25 settembre, proporrà Laboratori sull’artigianato digitale, sui nuovi modelli di produzione e consumo di cibo, sul mestiere del telaista di biciclette, sul management cinematografico, su come scrivere progetti europei per la conservazione della natura, sull’impresa nel campo delle biotecnologie, sul green business e molto altro.
Sarà un autunno caldo per i giovani pugliesi a caccia di opportunità!
Di seguito, il servizio sulla conferenza stampa con le dichiarazioni dell’Assessore Guglielmo Minervini e della Presidente Eva Milella realizzato da 41 Agenzia Tv:
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